Di cosa parlare? Consigli di strategia per il piano editoriale digitale
Il problema della pagina bianca. Il cursore che lampeggia e la mente completamente vuota. Non sapere cosa scrivere, cosa dire. Che cosa davvero interessa al mio pubblico? Come unire quello che interessa a loro e quello che voglio comunicare io? Come riuscire davvero a comunicare i miei pensieri? Tante domande che ci facciamo tutte le possiamo riunire sotto un unico cappello: il piano editoriale digitale.
Portare la propria attività professionale online significa anche raccontarsi costantemente, riuscire a parlare o scrivere dei propri prodotti e servizi in maniera da farne scaturire tutto il valore. Ecco perché comunicare efficacemente richiede un approccio strategico, e la strategia passa anche dalla creazione di un piano editoriale digitale coerente con la tua identità di brand e i tuoi obiettivi di business.
Continua a leggere per sapere tutto sul piano editoriale.
Il piano editoriale digitale: cos’è?
Dice ChatGPT (l’intelligenza artificiale, l’hai mai usata?): il piano editoriale è fondamentalmente una Roadmap che dettaglia cosa verrà pubblicato, quando e dove. È come il tuo GPS nel mondo del content marketing. Include le tematiche, i formati dei contenuti, le piattaforme di distribuzione e i tempi di pubblicazione. Poco da aggiungere, sostanzialmente è la pianificazione dei tuoi contenuti, sapere cosa, quando e dove pubblicherai.
Come può, questo strumento importantissimo, aiutarti a conciliare spontaneità e strategia? Lo vediamo subito.
Da dove partire per decidere quali contenuti comunicare?
Per un po’ di tempo ho accarezzato l’idea che la comunicazione in un’attività così personale come quella della libera professionista potesse essere spontanea. Ma si sa che spontaneo e marketing nella stessa frase non ci possono stare secondo la mentalità comune. Mi trovo d’accordo solo un po’. Ora ti spiego anche come conciliare questa spontaneità, che nella comunicazione efficace è necessaria, e la strategia.
Le strade sono due:
- in primis fai una scaletta degli argomenti che vuoi trattare, quelli che ti stanno a cuore e quelli che ritieni più utili per lo sviluppo della tua attività. Saranno legati ai pillars, ai macro-argomenti sui quali reggono i tuoi servizi. Fatto? Bene.
- Ora considera l’altro aspetto, il tuo pubblico. Che cosa ricerca? Cosa vuole sapere? Che bisogni ha? Che desideri ha? A queste domande si risponde con una approfondita ricerca di mercato che ti consiglio di svolgere periodicamente. Devi sempre sapere a chi vuoi rivolgerti, altrimenti rischi di parlare a tutti senza arrivare alle tue persone giuste.
A questo punto si tratta di intrecciare le due cose, i tuoi argomenti e quello che cerca il tuo pubblico. Unendoli sicuramente troverai qualche aspetto che rientra in entrambe le categorie e qualcosa che invece c’è solo in una delle due.
Hai già scelto i canali?
Il piano editoriale digitale deve tenere conto dei canali, in quanto è possibile sia optare per una strategia multicanale (che risponde alle necessità strategiche definite su più canali ma connessi tra loro) o omnicanale (ossia settata in modo uniforme). Sai già quali strumenti vuoi utilizzare? Il blog? La newsletter? Instagram? Pinterest? Se ascolti gli esperti ognuno tirerà acqua verso il suo mulino.
5 Consigli +1 per un piano editoriale digitale efficace:
- Non affidarti solo ai social, ma coltiva i contenuti anche su una piattaforma proprietaria come il blog: questo perché i social network hanno un padrone che può decidere di chiudere tutto quando meno te lo aspetti e farti perdere tutti i tuoi contenuti;
- Newsletter: è un canale imprescindibile per entrare in connessione con il tuo pubblico e, sinceramente, per vendere;
- Scegli uno o più social sui quali presenziare MA…
- Non essere dappertutto, stai solo sugli strumenti sostenibili per te. Inutile partire in quarta con due articoli di blog, 5 post Instagram e 5 pin su Pinterest a settimana se dopo poco non riesci a tenere il ritmo. Prediligi poco ma costante.
- Scopri dove sono i tuoi potenziali clienti e poi scegli solo i canali che sono più nelle tue corde, con i quali ti senti più a tuo agio. Non devi essere per forza su Instagram se lo detesti!
Il mio consiglio BONUS è: cura sempre le relazioni.
Parlare con le persone, anche se online, è sempre il modo più efficace e diretto per:
- avere dei feedback;
- migliorare i tuoi servizi;
- testare;
- capire cosa davvero vogliono;
- agire in maniera consapevole.
Cosa dire?
I contenuti si distinguono per obiettivi: informativi, di connessione, di posizionamento, di ispirazione e di vendita.
Per ognuna di queste categorie, tranne per l’ultima, dovresti trovare un buon equilibrio nel tuo piano editoriale, come se fosse un buon minestrone per il quale servono tutti gli ingredienti. Per la categoria della vendita invece fai attenzione, la mia opinione personale è quella di non insistere troppo. Dedica alla vendita un 20-30% al massimo dei contenuti totali. Cosa significa?
Vuol dire che se dosi al meglio tutti gli ingredienti la vendita arriverà comunque: le persone “giuste” verranno attratte in maniera naturale dai tuoi servizi.
Come si fa?
Non c’è una regola d’oro, ma tanti passi che puoi fare per conoscere a fondo il tuo target e le tue esigenze: la strategia non è mai incisa nella pietra, la devi sempre “ricalibrare” e ottimizzare man mano che vai avanti.
Come preparare il piano editoriale?
Per il tuo piano editoriale digitale ti consiglio di ipotizzare un periodo lungo di pubblicazione 6 o 12 mesi, e di scegliere, per ogni mese, un argomento da trattare.
Saltellare da un argomento all’altro in continuazione, soprattutto sui social è davvero dispersivo. È vero, c’è questa tendenza e i social network la amplificano portandoti a fare contenuti sulle notizie più rilevanti di quel momento, ma rischi di disorientare il tuo pubblico continuando a cambiare argomento. Il mio consiglio è quello di uniformare il più possibile la tua comunicazione allineando i contenuti dei diversi canali e magari utilizzando il repurposing (reinventare e riproporre un vecchio contenuto) che ti può aiutare a rendere più sostenibile la creazione dei contenuti.
E l’Intelligenza Artificiale come ti aiuta con il piano editoriale digitale?
La sento già la domanda latente: posso farmi aiutare da ChatGPT, da Bard ora Gemini? Sì e no.
Certo, può aiutarti a definire la scaletta di un articolo o può darti una mano a scrivere una definizione come ho fatto io prima. Il succo del discorso però scrivilo tu, te lo consiglio. Sarà molto più personale e gli utenti se ne accorgeranno premiandoti con le letture e le interazioni!
Fare e disfare: la crescita è movimento
Adesso che hai capito quanto è importante creare una strategia editoriale coerente con il tuo brand e allo stesso tempo con le esigenze del tuo target ti svelo un segreto non segreto: la strategia è un viaggio continuo. Cosa vuol dire? che probabilmente i primi piani editoriali che creerai saranno di un certo tipo, punteranno su delle persone o su dei servizi, man mano che andrai avanti con il tuo viaggio nella libera professione imparerai a “fare e disfare”, mantenere ciò che funziona e lasciare ciò che non merita tempo o attenzione.
La strategia è anche e soprattutto analisi, e non solo dei dati, anche del “mood”, del sentire delle tue persone target. insomma tieni sempre presente che le strategie vanno sempre aggiornate, ottimizzate e testate. Hai bisogno di una mano? Ho un servizio di stesura piano editoriale digitale strategico fatto apposta per te! Prenota subito la call gratuita e scopriamo se fa al caso tuo.