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Come andare a un evento di networking (e farlo funzionare davvero)

Ti è mai capitato di tornare a casa dopo un evento di networking con una manciata di biglietti da visita e zero connessioni reali? O magari di entrare in una sala piena di persone e sentirti come un pesce fuor d’acqua, mentre tutti gli altri sembrano già conoscersi?

Tranquilla, non sei sola. La prima volta che sono andata a un evento di networking da freelance, ho passato mezz’ora aggrappata al mio bicchiere di prosecco, sorridendo nervosamente e fingendo di controllare “urgenti” email sul telefono. Un disastro totale!

Ma con il tempo ho capito che andare a un evento di networking è come mangiare una fetta di torta: non basta essere seduti al tavolo, bisogna avere la forchetta giusta e sapere da quale angolo cominciare. Perché non è sufficiente esserci fisicamente, serve una strategia per trasformare quelle due ore in connessioni che possano davvero fare la differenza nel tuo business.

E non parlo di tecniche manipolative o di “vendere” a tutti i costi. Parlo di creare relazioni autentiche che possano fiorire nel tempo. Perché il networking efficace non è questione di quantità, ma di qualità delle connessioni.

Allora, sei pronta a scoprire come trasformare il prossimo evento da “obbligo professionale” a opportunità di crescita reale? Continua a leggere…

 

7 Consigli per un evento di networking davvero utile!

1. Arriva con un obiettivo chiaro

Quante volte sei andata a un evento pensando “vediamo cosa succede”? Io l’ho fatto per anni, e sai cosa succedeva? Niente di significativo!

Entrare in una sala piena di persone senza un obiettivo è come andare al supermercato senza lista della spesa: finisci per girare tra le corsie, prendere cose a caso e tornare a casa senza gli ingredienti per preparare la cena.

Il primo passo per un networking efficace è chiederti: perché sono qui? Cosa voglio ottenere davvero da questo evento?

  • Chiediti: vuoi trovare collaborazioni, clienti, o semplicemente conoscere meglio il settore? Forse vuoi incontrare quella graphic designer che segui da mesi su Instagram, o magari esplorare nuove nicchie di mercato.
  • Definisci un obiettivo: ti aiuterà a scegliere con chi parlare e come gestire le conversazioni. Non si tratta di essere calcolatrici, ma di dare un senso e una direzione alla tua presenza.

Ad esempio, quando sono andata al mio primo evento dopo aver definito il mio posizionamento come consulente, avevo un obiettivo preciso: incontrare tre potenziali partner con cui collaborare su progetti più grandi. Questo mi ha permesso di essere più selettiva, di avere conversazioni più profonde e – indovina un po’? – di tornare a casa con due contatti che si sono trasformati in collaborazioni concrete nei mesi successivi.

2. Prepara una presentazione breve ed efficace di te

Quante volte ti è capitato di sentirti in imbarazzo quando qualcuno ti chiede “E tu, cosa fai?”. Iniziamo a balbettare, a divagare, a dire troppo o troppo poco. È normale, ci siamo passati tutti!

La verità è che quei primi 30 secondi di conversazione possono fare la differenza tra un “ah, interessante” (seguito da un rapido cambio di argomento) e un “wow, mi piacerebbe saperne di più”.

Non si tratta di avere un “elevator pitch” perfetto come nei film americani, ma di comunicare con chiarezza e autenticità chi sei e come puoi essere utile.

  • Pensa a una frase chiara che spieghi chi sei e cosa fai senza annoiare. Ricorda che l’obiettivo non è impressionare, ma incuriosire e creare una connessione.

Ad esempio: “Aiuto freelance e piccole attività a creare strategie di marketing efficaci e sostenibili”.

Semplice, diretto e apre a domande di approfondimento.

Io ho impiegato mesi per trovare la mia formula, passando da descrizioni troppo tecniche che facevano addormentare le persone, a frasi troppo vaghe che non spiegavano nulla. Alla fine ho capito che la chiave è essere specifici sui risultati che porti, non sui processi che usi.

Un piccolo trucco? Prova la tua presentazione davanti allo specchio o con un amico. Se ti senti a disagio nel dirla, probabilmente non è ancora la tua presentazione ideale. Deve scorrere naturalmente, come se stessi parlando di qualcosa che ami (che è esattamente quello che dovresti fare!).

Ricorda: non sei obbligata a dire sempre la stessa cosa. Puoi adattare la tua presentazione in base alla persona che hai davanti e al contesto. Il punto è essere preparata, non robotica.

3. Espandi il tuo giro di conoscenze

Confesso: per molto tempo sono stata quella persona che trovava una “ancora di salvezza” all’evento e ci restava appiccicata tutta la serata. Magari incontravo una persona simpatica e passavo due ore a chiacchierare solo con lei, perdendo l’opportunità di conoscere altre 10-15 persone interessanti.

È comprensibile: trovare qualcuno con cui ti trovi bene è confortevole, soprattutto se sei introversa o ti senti un po’ fuori posto. Ma il vero valore di un evento di networking sta nella diversità delle connessioni che puoi creare.

  • Non restare bloccata con una sola persona per tutta la serata! Anche se la conversazione è piacevole, cerca un modo educato per muoverti dopo un tempo ragionevole. Puoi dire qualcosa come “È stato un piacere parlare con te, mi piacerebbe restare in contatto. Ti va di scambiarci i contatti? Vorrei fare un giro e conoscere altre persone presenti.”
  • Approcciati con curiosità, fai domande, ascolta e cerca di conoscere persone diverse. Ricorda che il networking non è solo trovare potenziali clienti, ma anche mentor, collaboratori, o semplicemente persone che condividono i tuoi interessi professionali.

Un trucco che uso spesso è quello di “adottare” altre persone che sembrano sole o a disagio. Non solo è un gesto gentile, ma spesso sono proprio queste persone meno appariscenti che hanno le storie più interessanti o le competenze più sorprendenti.

E se vedi qualcuno che vorresti conoscere ma non sai come approcciare? Cerca qualcuno che possa presentarti, oppure approfitta di momenti informali come la fila al buffet o durante una pausa.

Ricorda: ogni persona che incontri apre una porta verso un intero network di altre persone. Non sottovalutare mai il potere di una singola connessione genuina!

4. Ascolta di più, parla di meno

Sai qual è uno degli errori più comuni che vedo agli eventi di networking? Persone talmente concentrate sul vendere sé stesse che dimenticano di ascoltare. Si presentano, sparano il loro pitch e poi aspettano solo il momento di parlare ancora di sé, mentre l’altra persona sta condividendo qualcosa.

La verità? Il networking più efficace è quello in cui parli meno e ascolti di più.

  • Il networking non è un monologo sul tuo business, ma uno scambio di valore. Pensa a ogni conversazione come a un ballo: serve equilibrio, ritmo e la capacità di seguire i passi dell’altro.
  • Fai domande, interessati all’altro e cerca connessioni autentiche. Prova con domande aperte come “Come sei arrivato a fare quello che fai?”, “Qual è la parte più interessante del tuo lavoro?”, o “Quali sfide stai affrontando in questo momento?”.

La prima volta che ho applicato seriamente questo approccio, è successa una cosa magica: invece di dover convincere le persone del mio valore, erano loro a chiedermi di parlare di me e dei miei servizi. Perché? Perché si erano sentite ascoltate e valorizzate.

Un piccolo segreto: quando qualcuno ti parla, non limitarti ad aspettare il tuo turno per parlare, ma ascolta davvero. Fai seguire le tue domande a ciò che l’altra persona ha appena detto. Vedrai come la qualità delle tue conversazioni migliorerà immediatamente.

E ricorda: le persone non ricorderanno esattamente cosa hai detto, ma ricorderanno come le hai fatte sentire. Far sentire qualcuno importante e ascoltato è il modo migliore per essere ricordata positivamente.

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5. Usa il biglietto da visita (o LinkedIn) nel momento giusto

Confessione: ho un cassetto pieno di biglietti da visita di persone di cui non ricordo assolutamente nulla. E sono sicura che anche tu ne hai uno simile! Perché? Perché li abbiamo scambiati in modo automatico, senza una vera connessione dietro.

Il biglietto da visita non è un pass magico che trasforma uno sconosciuto in un contatto di valore – è il sigillo di una conversazione significativa che hai già avuto.

  • Scambia contatti solo dopo aver avuto una conversazione di valore. Quando senti che c’è davvero qualcosa da continuare, un’idea da sviluppare o una collaborazione possibile, quello è il momento di proporre uno scambio di contatti.
  • Meglio dire: “Mi piacerebbe rimanere in contatto con te” piuttosto che distribuire biglietti a caso. E se vuoi fare davvero colpo, aggiungi un perché: “Mi piacerebbe restare in contatto perché il tuo approccio alla strategia dei contenuti mi ha dato spunti interessanti per un progetto a cui sto lavorando.”

Se preferisci il digitale, LinkedIn è perfetto, ma attenzione: non inviare richieste di connessione generiche! Aggiungi sempre un messaggio personalizzato che ricordi alla persona dove vi siete incontrati e perché vorresti restare in contatto.

Un piccolo trucco che uso spesso: dopo lo scambio dei contatti, prendo qualche secondo per scrivere sul retro del biglietto o nelle note del telefono un dettaglio della conversazione o un punto di follow-up. “Ha un progetto di podcast in partenza”, “Cerca una social media manager per settembre”, “Ama i cani e ha un golden retriever di nome Luna”. Questi piccoli dettagli saranno preziosissimi quando la ricontatterai.

Ricorda: l’obiettivo non è collezionare più contatti possibili, ma creare connessioni che hanno un potenziale reale. Qualità, non quantità!

6. Segui i contatti il giorno dopo

Quante volte sei tornata a casa da un evento con le migliori intenzioni di seguire tutti i nuovi contatti… e poi la vita quotidiana ha preso il sopravvento? È successo a tutte noi! Ma è proprio qui che si separa il networking casuale dal networking strategico.

Il follow-up non è un’opzione, è la parte più importante di tutto il processo. È come annaffiare un semino appena piantato – senza acqua, non crescerà mai.

  • Scrivi un messaggio su LinkedIn o via email con un riferimento alla conversazione. Non un messaggio generico, ma qualcosa che dimostri che eri realmente presente e attenta. “È stato un piacere parlare con te ieri sera della tua esperienza nel passaggio da dipendente a freelance. Mi è rimasto impresso quando hai detto che…”
  • Un follow-up breve e personalizzato può trasformare un incontro in un’opportunità reale. Ricorda che le persone sono occupate, quindi vai al punto. Menziona qualcosa di specifico della vostra conversazione, esprimi il tuo interesse a mantenere il contatto e, se pertinente, proponi un prossimo passo concreto.

Ho imparato l’importanza del follow-up quando, dopo un evento, ho contattato solo 3 persone delle 12 che avevo incontrato. Indovina un po’? Solo con quelle 3 si è sviluppata una relazione professionale. Le altre? Probabilmente non si ricordano nemmeno di avermi incontrata!

Un trucco che uso spesso: dedico 30 minuti la mattina dopo un evento esclusivamente al follow-up. Lo metto in agenda come un appuntamento non negoziabile. In questo modo, non lascio che le email urgenti o altre attività mi distraggano da questo passaggio cruciale.

E ricorda: il follow-up non deve essere necessariamente una richiesta di lavoro o collaborazione. Può essere semplicemente l’inizio di una relazione professionale che potrebbe portare valore in futuro, magari in modi che nemmeno immagini oggi.

7. Vestiti in modo adeguato all’evento

“Cosa mi metto?” non è solo una domanda da film romantico, ma un dilemma reale prima di ogni evento di networking! E non è superficiale preoccuparsene – il modo in cui ci vestiamo influenza enormemente come ci sentiamo e come ci muoviamo.

Ho imparato questa lezione a mie spese quando sono andata a un evento molto formale indossando un outfit troppo casual. Mi sono sentita fuori posto per tutta la serata, e questa sensazione ha inevitabilmente influenzato la mia capacità di connettermi con gli altri.

  • Scegli un look professionale ma rilassato, in linea con il contesto. Ogni evento ha un suo codice di abbigliamento implicito. Un meetup tech sarà diverso da una cena di gala, e un evento creativo avrà standard diversi da una conferenza finanziaria. Se non sei sicura, dai un’occhiata ai social dell’evento degli anni precedenti o chiedi a qualcuno che c’è già stato.
  • L’abito non fa il monaco, ma sentirti a tuo agio ti aiuterà a muoverti con sicurezza. Questo è fondamentale! Scegli qualcosa che ti faccia sentire bella e sicura di te, ma che non ti faccia pensare continuamente a come stai. Se passi tutta la serata a sistemarti il vestito o a preoccuparti delle scarpe scomode, non potrai concentrarti sulle conversazioni.

Il mio consiglio? Preparati un “uniforme da networking” che sai funziona per te. Per me è un blazer in palette, una camicia comoda o una maglietta particolare e i miei jeans preferiti con accessori coordinati. So che mi sta bene, mi sento professionale ma anche me stessa, e non devo pensarci troppo ogni volta.

E ricorda: il miglior accessorio è sempre un sorriso genuino. Puoi essere vestita alla perfezione, ma è la tua energia positiva e aperta che farà davvero la differenza!

Conclusione: un evento di networking è connessione, non collezione

Il vero networking non è accumulare biglietti da visita o aggiungere persone a caso su LinkedIn, ma creare connessioni autentiche, scambiarsi valore e lasciare il segno nella mente (e nel cuore) delle persone giuste.

Non serve parlare con tutti, basta parlare bene con chi conta davvero per il tuo percorso. Ascolta, fatti ricordare, e soprattutto… scrivi quel messaggio il giorno dopo. Perché le opportunità non nascono in sala eventi, ma nel follow-up.

Insomma, cara freelance, ricordati che il networking non è una gara a chi colleziona più biglietti da visita! È un’opportunità preziosa per costruire relazioni autentiche che possono davvero fare la differenza nel tuo percorso professionale.

Non basta semplicemente “esserci” fisicamente in un evento – serve entrare con la mentalità giusta, essere curiosa, ascoltare attivamente e, soprattutto, essere te stessa. Seguendo i consigli che ti ho condiviso, trasformerai ogni evento in un’occasione per far crescere non solo la tua rete di contatti, ma anche il tuo business in modo organico e genuino!

E tu, hai già trovato il tuo modo di fare networking? C’è qualche strategia che ti ha funzionato particolarmente bene? Scrivimi, sono curiosa di sentire la tua esperienza!

P.S. La prossima volta che ti sentirai in ansia prima di un evento, ricorda che dall’altra parte ci sono persone esattamente come te, desiderose di creare connessioni significative!